Un attimo di pazienza
Non lo puoi vedere e non puoi sentirne l’odore, ma potrebbe essere presente negli ambienti in cui vivi o lavori. Studi epidemiologici e ambientali hanno individuato nel Radon la seconda causa nella contrazione del tumore al polmone: negli Stati Uniti ogni anno muoiono 21mila persone a causa di questo gas (fonte EPA), in Italia circa 4mila. La sua presenza è facilmente determinabile attraverso misure di tipo attivo, che forniscono la concentrazione istantanea di Radon, o attraverso rivelatori passivi, che forniscono una misura integrata nel tempo. Le misure passive individuano meglio il reale rischio a cui si è esposti, poiché solo attraverso misure sufficientemente lunghe è possibile ottenere una media realmente significativa. La quantificazione è seguita dall’immediata individuazione delle vie di accesso del Radon nel locale: si effettuano specifiche misure di concentrazione nell’acqua, nel suolo e nei materiali da costruzione. In molti casi, per risolvere il problema e per raggiungere livelli accettabili, è sufficiente una corretta ventilazione degli ambienti. In altri, invece, è necessario sigillare le eventuali fessure presenti nel pavimento. Misuriamo le concentrazioni di Radon nelle abitazioni o nei lughi di lavoro. Eseguiamo misure di concentrazione nell’aria, nell’acqua di rete e nei materiali da costruzione. Individuiamo le soluzioni più efficaci per la mitigazione delle concentrazioni indoor. L’art. 54 e 74 della Direttiva 2013/59/EURATOM fissano a 300 Bq/m3 il livello di riferimento massimo che gli Stati membri stabiliscono per le concentrazioni medie annue di radon nei luoghi di lavoro e di vita. La raccomandazione 2001/928/Euratom prevede azioni correttive per concentrazioni superiori a 1000 Bq/l in acqua e misure volte alla tutela della salute umana per valori superiori 100 Bq/l. Il D. Lgs 26/05/2000 n. 241 impone al datore di lavoro la misura della concentrazione media annuale di Radon negli ambienti di lavoro sotterranei. Per valori inferiori a 400 Bq/m3 non esiste alcun obbligo immediato. Per valori compresi tra 400 e 500 Bq/m3, è necessario ripetere le misurazioni l’anno seguente. Sopra a 500 Bq/m3 è necessario verificare tramite un Esperto Qualificato in radioprotezione la dose efficace di radioattività a cui sono esposti i lavoratori e intraprendere opere di mitigazione qualora questa sia superata. La Legge Regionale 10 marzo 2017, n. 7 “Recupero dei vani e dei locali seminterrati esistenti” così come modifcata dalla Legge Regionale 10 agosto 2017 n. 22 “Assestamento al bilancio 2017/2019 – I provvedimento di variazione con modifiche di leggi regionali” dispone, con riferimento al rischio radon, che in caso di recupero di locali seminterrati che comporti la creazione di autonome unità abitative, il Comune debba trasmettere all’Agenzia per la tutela della salute (ATS) territorialmente competente, copia della SCIA relativa all’agibilità, corredata dell’attestazione sul rispetto dei limiti di esposizione al gas radon stabiliti con regolamento comunale o, in mancanza, dalle Linee guida per la prevenzione delle esposizioni al gas radon in ambienti indoor.Un nemico invisibile
Il Radon (222Rn) è un gas radioattivo, inodore e invisibile, prodotto dal decadimento naturale dell’Uranio, un elemento presente in ogni tipo di suolo o di roccia.Perchè preoccuparsene?
II Radon proviene dal suolo, dalle rocce, dall’acqua e dai materiali di costruzione impiegati nelle abitazioni. All’aperto non costituisce un problema sanitario, ma negli ambienti chiusi può accumularsi e raggiungere livelli preoccupanti.
Alti livelli di Radon si registrano nei locali interrati e al piano terreno; la concentrazione decresce mano a mano che si sale ai piani superiori.
Il Radon decade in elementi radioattivi, due dei quali, il Polonio-218 e il Polonio-214, emettono particelle alfa (). Fissandosi al particolato atmosferico, questi vengono inalati e raggiungono i polmoni, danneggiandoli.
A causa dell’elevata variabilità delle concentrazioni di Radon da luogo a luogo, è importante misurarne localmente la concentrazione.Quantificarlo per eliminarlo
Solo nei casi più complicati si installano sistemi di captazione che rimuovano il Radon dal suolo prima che questo faccia il suo ingresso nell’abitazione.I nostri servizi
Rilevamento e misura della concentrazione di gas in aria
Misure di igierne nei metalli
Campionamento delle emissioni convolgliate in atmosfera
La Normativa Europea
La Normativa Italiana
Recupero dei seminterrati
DIRETTIVA 2013/59/EURATOM DEL CONSIGLIO 5 DICEMBRE 2013
DECRETO LEGISLATIVO 26 maggio 2000, n. 241
LINEE GUIDA PER I LUOGHI DI LAVORO SOTTERRANEI, 2003
RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE del 20 dicembre 2001
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